Registrato un aumento dei casi di decesso nei lavoratori che fanno uso di sverniciatori a base di cloruro di metilene.


Recentemente alcuni ricercatori dell'Occupational Safety and Health Administration, (noto anche con la sigla OSHA), e della Università della California, San Francisco, grazie ad un nuovo studio pubblicato sulla rivista JAMA Internal Medicine, hanno scoperto che le morti premature dei lavoratori che usano sverniciatori a base di cloruro di metilene, (ossia un solvente ampiamente usato anche in detergenti, adesivi e sigillanti), sono in aumento rispetto a quanto osservato in precedenza. In pratica finora l'Environmental Protection Agency, (conosciuta con l'acronimo EPA), aveva riconosciuto 53 decessi legati alla sostanza chimica dal 1980 al 2018; tuttavia adesso la suddetta ricerca, (la prima revisione completa degli incidenti mortali legati proprio al cloruro di metilene negli Stati Uniti), ha identificato 85 decessi nello stesso periodo, la maggior parte dei quali, (cioè l'87%), si sono verificati in contesti professionali. Per questo motivo gli scienziati hanno sollecitato l'azione dell'EPA per limitare l'uso di questa sostanza chimica e prevenire le morti future. Al riguardo Annie Hoang, una delle principali autrici del nuovo lavoro, ha, infatti, affermato: "È inaccettabile che questi lavoratori siano morti semplicemente perché stavano facendo il loro lavoro. Spero che l'EPA faccia il suo lavoro per proteggere i nostri lavoratori e salvare vite". In sostanza per identificare le morti causate dal cloruro di metilene gli studiosi hanno intrapreso una massiccia ricerca di diverse fonti, (tra cui articoli scientifici pubblicati e database governativi), compilando le informazioni che includevano le cartelle cliniche ed i risultati delle autopsie, (quando disponibili): così facendo hanno trovato un aumento dal 2000 negli infortuni sul lavoro legati sia alla sverniciatura che alla costruzione di bagni, (soprattutto a causa della sverniciatura di vasche da bagno). Ad ogni modo, sebbene all'inizio del 2017 l'EPA abbia proposto una regola che vietava quasi tutti gli sverniciatori a base della sopracitata sostanza chimica sia sul posto di lavoro che per l'uso personale da parte dei consumatori, nel 2019 la stessa agenzia, sotto una nuova leadership, ha limitato tale divieto ai prodotti di consumo, permettendo comunque all'uso commerciale di continuare senza controlli. In merito a ciò Kathleen Fagan, altra responsabile delle analisi, ha spiegato: "Sulla base dei nostri risultati, i lavoratori sono ancora a rischio a causa dei prodotti a base di cloruro di metilene. I fornitori di assistenza sanitaria hanno un ruolo critico da svolgere nella prevenzione dei decessi, consigliando i pazienti a rischio sulla riduzione del rischio e fornendo risorse su alternative più sicure al cloruro di metilene". Per di più nel loro nuovo documento i ricercatori hanno riferito che mentre le politiche di regolamentazione negli ultimi 25 anni hanno reso obbligatoria l'etichettatura del prodotto e la protezione dei lavoratori, le morti sono continuate durante quel periodo, con una percentuale più alta di morti recenti legate all'uso di prodotti di sverniciatura: la stragrande maggioranza dei decessi, (ossia il 93,8%), è avvenuta tra gli uomini ed in 70 degli 85 casi di decesso l'età media era di 31 anni. Comunque sia gli scienziati hanno sostenuto che nonostante gli sforzi normativi per affrontare la tossicità del cloruro di metilene per i consumatori ed i lavoratori, gli incidenti mortali stanno continuando negli Stati Uniti, (in particolare negli ambienti professionali), ed hanno concluso precisando che la prevenzione dovrebbe enfatizzare i sostituti più sicuri, e non gli avvertimenti di pericolo o il ricorso a dispositivi di protezione personale. A tal proposito Veena Singla, un altra principale autrice dell'indagine in questione ha, infine, dichiarato: "Alternative più sicure al cloruro di metilene sono disponibili ed in uso diffuso. La scienza è chiara. È giunto il tempo di eliminare questa sostanza chimica mortale e prevenire ulteriori tragiche perdite di vite umane".

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