Appurato che i cambiamenti climatici hanno causato lo spostamento degli assi della Terra.


Come già risaputo, le posizioni del Polo Nord e del Polo Sud non sono punti statici ed immutabili della Terra: l'asse attorno al quale ruota il pianeta, (o più precisamente la superficie da cui emerge quella linea invisibile), risulta essere, infatti, sempre in movimento a causa di processi che la comunità scientifica non ha ancora compreso fino in fondo; anche se si è visto che il modo in cui l'acqua è distribuita sulla superficie terrestre rappresenta un fattore che guida tale deriva. Tuttavia adesso alcuni ricercatori dell'Institute of Geographic Sciences and Natural Resources Research e della Technical University of Denmark, per mezzo di uno studio pubblicato un paio di mesi fa sulla rivista Geophysical Research Letters, hanno dimostrato che lo scioglimento dei ghiacciai provocato dal riscaldamento globale ha ridistribuito abbastanza acqua da causare il giramento e l'accellerazione della direzione della deriva polare verso est durante la metà degli anni '90. Al riguardo Shanshan Deng, uno dei principali autori, ha, infatti, affermato: "Il più veloce scioglimento dei ghiacci dovuto al riscaldamento globale è stata la causa più probabile del cambiamento direzionale della deriva polare negli anni '90". Mentre Vincent Humphrey, dell'Università di Zurigo e che, però, non è stato coinvolto nella suddetta ricerca, ha commentato: "La Terra gira intorno ad un asse un po' come una trottola. Se il peso di una trottola viene spostato, la trottola cominca ad inclinarsi e ad oscillare mentre il suo asse di rotazione cambia. La stessa cosa accade alla Terra quando il peso viene spostato da una zona all'altra". Ad ogni modo gli scienziati sono stati in grado di determinare le cause delle derive polari a partire dal 2002 sulla base dei dati del Gravity Recovery and Climate Experiment, (noto anche con la sigla GRACE), vale a dire una missione congiunta della NASA e del German Aerospace Center, lanciata con due satelliti gemelli in quell'anno ed una missione di follow-up nel 2018, la quale ha raccolto informazioni su come la massa è distribuita intorno al pianeta misurando i cambiamenti irregolari della gravità in diversi punti. In pratica lavori precedenti effettuati sempre sui dati della missione GRACE hanno rivelato alcune delle ragioni dei successivi cambiamenti di direzione: per esempio, è stato determinato che i movimenti più recenti del Polo Nord lontano dal Canada e verso la Russia sono stati causati da fattori come il ferro fuso nel nucleo esterno della Terra; invece altri spostamenti sono stati provocati in parte da quello che viene chiamato "cambiamento di stoccaggio dell'acqua terrestre", cioè un processo attraverso il quale tutta l'acqua sulla terraferma, (compresa l'acqua congelata nei ghiacciai e le acque sotterranee immagazzinate sotto i continenti), viene persa tramite lo scioglimento ed il pompaggio delle acque sotterranee. In ogni caso gli studiosi del suddetto nuovo lavoro hanno ritenuto che questa perdita d'acqua sulla terraferma abbia contribuito agli spostamenti della deriva polare negli ultimi due decenni, cambiando il modo in cui la massa è distribuita nel mondo: in particolare volevano vedere se ciò poteva spiegare anche i cambiamenti avvenuti, appunto, a metà degli anni '90; non a caso, come già noto, nel 1995 la direzione della deriva polare si è spostata da Sud verso Est, ed anche la sua velocità media dal 1995 al 2020 è aumentata di circa 17 volte rispetto a quella che era stata registrata dal 1981 al 1995. In sostanza adesso i ricercatori hanno trovato un modo per far tornare indietro nel tempo la moderna analisi del tracciamento dei poli per imparare perché questa deriva si è verificata: hanno, infatti, calcolato la perdita totale di acqua terrestre negli anni '90 prima dell'inizio della missione GRACE. In merito a ciò Suxia Liu, altra principale responsabile dell'indagine in questione, ha spiegato: "I nostri risultati offrono un indizio per studiare il movimento polare del passato causato dal clima. L'obiettivo di questo progetto, finanziato dal Ministero della Scienza e della Tecnologia della Cina, è di esplorare la relazione tra l'acqua ed il movimento polare". Comunque sia utilizzando i dati sulla perdita dei ghiacciai e le stime del pompaggio delle acque sotterranee, gli scienziati hanno calcolato come è cambiata l'acqua immagazzinata sulla terraferma ed hanno scoperto che i contributi della perdita d'acqua dalle regioni polari, (insieme a quelli nelli regioni non polari), sono il principale motore della deriva dei Poli: tutta questa perdita d'acqua ha, infatti, spiegato il sopracitato cambiamento verso Est. A tal proposito lo stesso Vincent Humphrey ha proseguito sostenendo: "Penso che questo porti un'interessante prova a questa domanda. Ci dice quanto sia forte questo cambiamento di massa: è così grande che può cambiare l'asse della Terra. Tuttavia il cambiamento dell'asse terrestre non è abbastanza grande da influenzare la vita quotidiana: potrebbe cambiare la lunghezza del giorno che sperimentiamo, ma solo di millisecondi". Mentre Shanshan Deng ha continuato precisando: "Lo scioglimento più veloce dei ghiacci non potrebbe spiegare interamente lo spostamento. Sebbene non abbiamo analizzato questo specificamente, la nostra ipotesi è che il leggero divario potrebbe essere dovuto ad attività che coinvolgono lo stoccaggio dell'acqua terrestre nelle regioni non polari, come, ad esempio, il pompaggio insostenibile delle acque sotterranee per l'agricoltura". Tra l'altro successivamente sempre Vincent Humphrey è andato avanti dichiarando: "Questa prova rivela quanto l'attività umana diretta possa avere un impatto sui cambiamenti della massa d'acqua sulla Terra. L'analisi degli studiosi ha rivelato grandi cambiamenti nella massa d'acqua in aree come, per esempio, la California, il Texas settentrionale, la regione intorno a Pechino e l'India settentrionale: tutte aree che hanno pompato grandi quantità di acque sotterranee per uso agricolo. Anche il contributo delle acque sotterranee è importante. Qui c'è un problema di gestione dell'acqua locale che viene rilevato da questo tipo di esami". Invece la stessa Suxia Liu ha, infine, concluso asserendo: "La nostra ricerca ha implicazioni più ampie per la comprensione dell'immagazzinamento dell'acqua terrestre all'inizio del XX secolo. Abbiamo a disposizione 176 anni di dati sulla deriva polare ed usando alcuni dei metodi da noi evidenziati, potrebbe essere possibile utilizzare questi cambiamenti di direzione e velocità per stimare quanta acqua terrestre è stata persa negli anni passati".

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