Individuato un legame tra la miopia ed il sonno carente.


In apparenza le persone che soffrono di miopia hanno maggiori probabilità di sperimentare una peggiore qualità del sonno rispetto alle persone con una vista normale; o almeno questo è quanto ha indicato uno studio pubblicato lo scorso mese di Ottobre sulla rivista Sleep da parte di alcuni ricercatori della Flinders University e della Queensland University of Technology, i quali hanno constatato che i soggetti miopi possiedono ritmi circadiani più ritardati ed una minore produzione di melatonina, (ovvero un ormone secreto nel cervello e responsabile proprio della regolazione del sonno), rispetto alle persone con una vista sana. A riguardo Ranjay Chakraborty, uno dei principali autori, ha spiegato: "Il nostro studio si aggiunge alle crescenti prove della potenziale associazione tra l'interruzione del ritmo circadiano e lo sviluppo della miopia. Le interruzioni dei ritmi circadiani e del sonno dovute all'avvento della luce artificiale ed all'uso di dispositivi elettronici che emettono luce per la lettura e l'intrattenimento è diventato un problema di salute riconosciuto in diversi campi, ma il suo impatto sulla salute degli occhi non è stato studiato in modo estensivo. Questi risultati forniscono un'importante testimonianza, secondo cui, il sonno ottimale ed i ritmi circadiani non sono essenziali soltanto per la salute generale, ma anche per una buona vista". In pratica per arrivare a tali conclusioni gli scienziati hanno misurato i ritmi circadiani e la produzione di melatonina, (come già anticipato, un ormone secreto dalla ghiandola pineale per mantenere il ciclo sonno-veglia del corpo ed i ritmi circadiani: viene prodotta subito dopo l'inizio dell'oscurità, con un picco di secrezione tra le 2 e le 4 del mattino), sia in persone colpite da miopia che in persone con una vista normale: tutti i partecipanti erano studenti universitari di età compresa tra i 20 ed i 29 anni. In merito a ciò lo stesso Ranjay Chakraborty ha proseguito affermando: "I livelli di melatonina sono stati misurati nei partecipanti attraverso campioni di saliva ed urina. Abbiamo rilevato che i giovani adulti con miopia avevano ritmi circadiani significativamente ritardati e produzioni di tale ormone inferiori rispetto ai partecipanti normovedenti". In sostanza, come già risaputo, la miopia è il disturbo della vista più comune tra i bambini ed i giovani adulti e nei casi gravi li predispone a diverse malattie accecanti in età adulta, (come, ad esempio, la lacerazione e/o il distacco della retina, il glaucoma e la cataratta): gli individui che ne sono affetti possono vedere chiaramente gli oggetti vicini a loro, ma quelli lontani risultano essere sfocati. Inoltre questa condizione è causata da un eccessivo allungamento dell'occhio nell'infanzia: come risultato, i raggi di luce che entrano nell'occhio si concentrano davanti alla retina invece che direttamente su di essa, causando così lo sfocamento. Ad ogni modo ci sarebbe da dire anche che, sebbene la miopia tenda a verificarsi generalmente nei bambini intorno alla fase della pubertà, tale diturbo può manifestarsi anche a qualsiasi età nella prima infanzia: i casi globali di miopia sono, infatti, costante in aumento, con alcune ricerche che indicano un legame tra l'uso eccessivo dello schermo e l'insorgenza della condizione in questione. A tal proposito Ranjay Chakraborty è andato avanti dichiarando: "Le abitudini di sonno dei bambini ed il tempo di esposizione allo schermo dei dispositivi devono essere rivalutate per ridurre le possibilità di progressione della miopia nei giovani. Un sonno adeguato è fondamentale per l'apprendimento, la memoria, l'attenzione sostenuta, le prestazioni accademiche a scuola ed il benessere generale dei bambini durante il primo sviluppo. Un sacco di dispositivi digitali emettono luce blu, che può sopprimere la produzione di melatonina e causare un ritardo nei ritmi circadiani durante la notte, con conseguente ritardo e scarso sonno. È importante limitare l'esposizione ai dispositivi digitali nei bambini, soprattutto di notte, per garantire un buon sonno ed una visione sana". Comunque sia per quanto riguarda i passi che gli studiosi hanno intenzione di seguire lo stesso optometrista ha, infine, concluso sostenendo: "Poiché la miopia si sviluppa tipicamente durante l'infanzia, come passo successivo, vorremmo esaminare i tempi del ritmo circadiano, la produzione totale di melatonina nel sonno e l'esposizione alla luce durante la notte nei bambini piccoli: la vera popolazione bersaglio per la prevenzione di questa condiziona. Un tale studio fornirà nuove intuizioni sui fattori biologici ed ambientali alla base della miopia, che aiuteranno la diagnosi precoce ed il trattamento nei bambini".

Commenti