Dimostrato che la fibromialgia è una malattia autoimmune.


Nelle scorse settimane un nuovo studio pubblicato sul Journal of Clinical Investigation da parte di alcuni ricercatori dell'Institute of Psychiatry, Psychology & Neuroscience del King's College di Londra, (in collaborazione con l'Università di Liverpool ed il Karolinska Institutet, lo Stockholm Spine Center, la McGill University, l'Università Uppsala ed il Walton Centre NHS Foundation Trust), ha dimostrato che molti dei sintomi della cosiddetta Sindrome Fibromialgica, (nota anche con la sigla FMS, oppure come fibromialgia o Sindrome di Atlante), sono causati da anticorpi che aumentano l'attività dei nervi sensibili al dolore in tutto il corpo. In pratica si tratta di risultati che hanno suggerito che, a differenza di quanto pensato finora, la fibromialgia non ha origine nel cervello, ma piuttosto è una malattia del sistema immunitario, (ossia autoimmune): la suddetta ricerca ha, infatti, constatato che l'aumento della sensibilità al dolore, la debolezza muscolare, la riduzione del movimento ed il numero ridotto di piccole fibre nervose nella pelle, (ovvero effetti negativi tipici della FMS), sono tutti una conseguenza degli anticorpi del paziente. In sostanza per arrivare a tali conclusioni gli scienziati hanno iniettato in un gruppo di topi da laboratorio gli anticorpi di persone colpite dalla FMS ed hanno osservato che questi animali sviluppavano rapidamente una maggiore sensibilità alla pressione ed al freddo, oltre a mostrare una ridotta forza di presa del movimento: al contrario i roditori a cui erano stati iniettati anticorpi di persone sane non risultavano essere affetti da alcun tipo sintomo; il che ha mostrando che gli anticorpi dei pazienti sono un importante contributore alla fibromialgia. Inoltre gli studiosi hanno anche notato che i topi a cui erano stati iniettati anticorpi di soggetti affetti dalla patologia in questione erano in grado di tornare ad uno stato di normalità dopo poche settimane, vale a dire quando gli anticorpi venivano eliminati dal loro sistema immunitario: questa scoperta ha evidenziato fortemente come le terapie che riducono i livelli di anticorpi nei pazienti possano probabilmente rappresentare trattamenti efficaci. Al riguardo David Andersson, uno dei principali autori del nuovo lavoro, ha spiegato: "Le implicazioni di questo studio sono profonde. Stabilire che la fibromialgia è un disturbo autoimmune trasformerà il nostro modo di vedere la condizione e dovrebbe aprire la strada a trattamenti più efficaci per i milioni di persone colpite. Il nostro lavoro ha scoperto un'area completamente nuova di opzioni terapeutiche e dovrebbe dare una vera speranza ai pazienti di fibromialgia. La precedente esplorazione delle terapie è stata ostacolata dalla nostra limitata comprensione della malattia. Questo dovrebbe ora cambiare. Il trattamento per la FMS è incentrato su esercizi aerobici leggeri, così come farmaci e terapie psicologiche progettati per gestire il dolore; anche se in realtà questi si sono dimostrati inefficaci nella maggior parte dei pazienti ed hanno lasciato un enorme bisogno clinico insoddisfatto". Ad ogni modo le stime attuali suggeriscono che almeno 1 persona su 40 è affetta da FMS in tutto il mondo, (80% dei quali sono donne), e, come già anticipato, tale malattia è solitamente caratterizzata da dolore diffuso in tutto il corpo, così come la fatica, (spesso indicato come "fibro- fog"), ed il disagio emotivo: sebbene si sviluppa più comunemente tra i 25 ed i 55 anni, non è escluso che pure i bambini ne possano soffrire. In merito a ciò Andreas Goebel, altro principale responsabile delle analisi, ha affermato: "Quando ho iniziato questo studio nel Regno Unito, mi aspettavo che alcuni casi di fibromialgia possono essere autoimmuni. Ma il team di David ha scoperto anticorpi che causano dolore in ogni paziente reclutato. I risultati offrono un'incredibile speranza che i sintomi invisibili e devastanti della fibromialgia diventino curabili". In aggiunta Camilla Svensson, un'altra delle principali autrici dell'indagine in questione, ha dichiarato: "Gli anticorpi di persone con la FMS che vivono in due Paesi diversi, (il Regno Unito e la Svezia), hanno dato risultati simili; il che aggiunge enorme forza alle nostre scoperte. Il prossimo passo sarà quello di identificare a quali fattori si legano gli anticorpi che inducono i sintomi. Questo ci aiuterà non solo in termini di sviluppo di nuove strategie di trattamento per la FMS, ma anche di esami del sangue per la diagnosi, che oggi mancano". Mentre Craig Bullock, della Versus Arthritis, che tuttavia non ha preso parte agli esami, ha, infine, concluso commentando: "La fibromialgia colpisce milioni di persone nel Regno Unito e può avere un impatto devastante sulla qualità della vita. Causa dolore in tutto il corpo, affaticamento, sonno disturbato e regolari riacutizzazioni nelle quali i sintomi peggiorano ulteriormente. La fibromialgia è una condizione particolarmente difficile da diagnosticare e gestire perché le sue cause sono sconosciute. Questa ricerca mostra che gli anticorpi trovati nel sangue umano possono causare sintomi simili alla fibromialgia nei topi, suggerendo che questi anticorpi giocano un ruolo cruciale nella condizione. Ulteriori ricerche sono necessarie, ma questo offre la speranza ai milioni di persone con fibromialgia che un trattamento efficace potrebbe essere trovato in un futuro relativamente prossimo".

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