Sviluppata una nuova tecnologia che potrebbe permettere la ricarica wireless di più dispositivi contemporaneamente.
Nonostante al giorno d'oggi smartphone e tablet permettano ormai di fare praticamente qualsiasi cosa, per la loro alimentazione fanno ancora affidamento a spine, prese e piastre di ricarica. Tuttavia una nuova tecnologia sviluppata da alcuni ricercatori dell'Aalto University e presentata lo scorso 21 Luglio in occasione dell'IEEE Transactions on Industrial Electronics potrebbe rappresentare la chiave per una vera ricarica wireless per questi e per altri dispositivi elettronici negli anni a venire. In pratica mentre gli esperti di tutto il mondo stanno lavorando sulla ricarica wireless a posizione libera, (la quale libererebbe i dispositivi dai punti di ricarica impostati), le attuali soluzioni più comuni coinvolgono complesse funzioni di controllo e rilevamento: un trasmettitore tradizionalmente deve, infatti, prima rilevare la presenza e la posizione di un dispositivo per essere in grado di inviare energia nella sua direzione, (cosa fatta solitamente con telecamere e/o sensori di vario genere), aggiungendo di fatto massa e costo al dispositivo. Ed è proprio per questo motivo che il nuovo trasmettitore messo a punto dagli scienziati è stato pensato per essere in grado di bypassare tale necessità creando canali di trasferimento di energia in tutte le direzioni e sintonizzando automaticamente i canali quando i dispositivi riceventi sono in movimento: dispositivi come smartphone, computer portatili e altri piccoli elettrodomestici dotati di un nuovo ricevitore possono così ricevere simultaneamente energia per caricare le loro batterie oppure alimentare direttamente le loro funzioni; il tutto senza mai essere in contatto fisico o senza dover essere portati in un luogo specifico. Al riguardo Prasad Jayathurathnage, uno dei principali autori della nuova tecnologia, ha spiegato: "Quello che distingue il nostro trasmettitore è che è auto-sintonizzante, il che significa che non c'è bisogno di un'elettronica complessa per connettersi con i ricevitori incorporati nei dispositivi. Dal momento che si auto-sintonizza, si può anche spostare liberamente il dispositivo in un ampio raggio di ricarica". In sostanza entrando un po' più nei particolari gli studiosi hanno ottenuto un simile risultato attraverso il design delle bobine utilizzate nel trasmettitore: avvolgendo le bobine in un modo specifico si vengono a creare, infatti, due tipi di campi elettromagnetici, (uno che va verso l'esterno e l'altro che si muove intorno), i quali accoppiano il ricevitore ed il trasmettitore per ottenere un proficuo trasferimento di potenza. Insomma, per il momento questo trasmettitore all'avanguardia si è mostrato essere altamente efficiente al 90% fino a 20 centimetri di distanza, ma continua a funzionare anche a distanze maggiori ovviamente con una minore efficienza di trasferimento di energia: in linea di massima la gamma di picco di efficienza potrebbe crescere man mano che la tecnologia verrà perfezionata. In merito a ciò lo stesso Prasad Jayathurathnage ha proseguito affermando: "Per ora la portata massima alla massima efficienza dipende dalle dimensioni del trasmettitore e del ricevitore. Con la giusta ingegneria, potremmo ridurli". Ad ogni modo, sebbene i ricercatori abbiano già dimostrato la prova del funzionamento, sono ancora necessari i test di sicurezza per confermare che il campo elettromagnetico generato dal trasmettitore non è dannoso per gli esseri umani. Ciononostante è chiaro, però, che il campo elettrico risultante, (noto per essere la causa principale di effetti potenzialmente dannosi), è minimo, poiché la tecnologia si basa su campi magnetici: una volta ritenuta sicura portare tale tecnologia su prodotti finiti significherebbe un po' meno seccature in un mondo sempre più dipendente dai dispositivi intelligenti. A tal proposito Prasad Jayathurathnage ha concluso dichiarando: "La vera ricarica wireless significa più libertà personale. Non dovrai preoccuparti di dove hai messo il telefono o se ti sei ricordato di collegarlo". Comunque sia gli scienziati hanno già richiesto un brevetto per questo loro trasmettitore e stanno, infine, mettendo a punto anche la possibilità di ricarica wireless per applicazioni industriali attraverso il progetto PARKZIA, che trasforma qualsiasi punto di attesa per robot, (come, ad esempio, gli e-mover), in un punto di ricarica.
Di seguito un'immagine che mostra i componenti del trasmettitore in questione:
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