Stabilito che gli Ayta Magbukon delle Filippine hanno il DNA più denisoviano al mondo.


Come già noto, sulla base delle diverse prove raccolte nel corso degli anni la comunità scientifica ha determinato che ad un certo punto nella storia gli antichi ominidi conosciuti come i Denisovani si incrociarono con gli esseri umani moderni in un lontano passato. Ed adesso a questo già ampio numero di evidenze si è aggiunta anche la testimonianza di un nuovo studio condotto da alcuni ricercatori dell'Università di Uppsala, (in collaborazione con la Commissione Nazionale per la Cultura e le Arti delle Filippine; variatenei locali; comunità culturali indigene; unità di governo locali; organizzazioni non governative; e gli uffici regionali della Commissione Nazionale per i Popoli Indigeni), e pubblicato sulla rivista Current Biology, il quale ha assodato che il gruppo etnico filippino dei Negritos conosciuto con il nome Ayta Magbukon possiede il più alto livello di ascendenza denisovana nel mondo; molto più di quello degli Highlander Papuani, che erano stati precedentemente riconosciuti come la popolazione attuale, appunto, con il più alto livello di ascendenza denisoviana. Al riguardo Maximilian Larena, uno dei principali autori, ha affermato: "Abbiamo fatto questa osservazione nonostante il fatto che i Negritos filippini sono stati recentemente mescolati con gruppi legati all'Asia orientale, (che portano poca ascendenza denisovana), e che di conseguenza hanno diluito i loro livelli di ascendenza denisovana. Se teniamo conto e mascheriamo l'ascendenza legata all'Asia orientale nei Negritos filippini, la loro ascendenza denisovana può essere fino al 46% maggiore di quella degli Australiani e dei Papuani". In pratica durante questa loro nuova ricerca gli scienziati hanno cercato di stabilire la storia demografica delle Filippine: attraverso la sopracitata partnership hanno, infatti, analizzato circa 2,3 milioni di genotipi appartenenti a 118 gruppi etnici delle Filippine, comprese diverse popolazioni Negritos autoidentificate e genomi ad alta copertura degli AustraloPapuani e degli Ayta Magbukon Negritos. In sostanza, come già anticipato, in questo modo gli studiosi hanno potuto osservare che era proprio quest'ultimo gruppo etnico ad avere il più alto livello di ascendenza denisovana in tutto il mondo, coerente con un evento di mescolanza indipendente dei Denisovani nei Negritos: insieme alla recente scoperta di un ominide dal corpo piccolo, (chiamato Homo luzonensis), tali dati hanno suggerito che c'erano più specie arcaiche che abitavano nelle Filippine prima dell'arrivo degli umani moderni, e che questi gruppi arcaici potrebbero essere stati geneticamente correlati. Insomma, complessivamente i ricercatori hanno fatto sapere che i loro risultati rivelano una complessa storia intrecciata di esseri umani moderni ed arcaici nella regione Asia-Pacifico, dove le distinte popolazioni di Denisovani insulari si sono mescolate in modo diverso con gli australasiani in arrivo in più luoghi ed in vari momenti temporali. A tal proposito Mattias Jakobsson, altro principale responsabile dell'indagine in questione, ha spiegato: "Questa commistione ha portato a livelli variabili di ascendenza denisoviana nei genomi dei Negritos filippini e dei Papuani. Nell'isola del sud-est asiatico i Negritos filippini si sono poi mescolati con migranti dell'Asia orientale che possiedono poca ascendenza denisoviana; il che ha successivamente diluito la loro ascendenza arcaica. Alcuni gruppi, però, (come, ad esempio, gli Ayta Magbukon), si sono mescolati in modo minimale con i più recenti migranti in arrivo. Per questo motivo gli Ayta Magbukon hanno mantenuto la maggior parte dei loro tratti arcaici ereditati e sono rimasti il popoplo con il più alto livello di ascendenza denisovana nel mondo". Mentre lo stesso Maximiliam Larena ha, infine, concluso aggiungendo: "Sequenziando più genomi in futuro avremo una migliore risoluzione nell'affrontare più domande, compreso come i tratti arcaici ereditati hanno influenzato la nostra biologia e come ha contribuito al nostro adattamento in quanto specie".

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