Svelato che gestire l'assunzione di acidi grassi potrebbe regolare gli sbalzi d'umore dei disturbi bipolari.


A quanto pare specifiche linee guida dietetiche potrebbero aiutare le persone che vivono con disturbi bipolari a gestire meglio la loro salute mentale; o almeno questo è quanto hanno constatato negli ultimi mesi alcuni ricercatori del Penn State College of Medicine, dell'University of North Carolina e del National Institutes of Health, attraverso uno studio pubblicato sulla rivista Bipolar Disorders, i cui risultati hanno mostrato che una dieta progettata per alterare i livelli del consumo degli acidi grassi può aiutare ad avere meno variabilità nell'umore. In pratica, come già noto, i disturbi bipolari, (che colpiscono fino al 2,4% della popolazione mondiale), sono condizioni di salute mentale in cui gli individui sperimentano stati d'animo ciclici ed anormalmente elevati e/o depressi: durante gli episodi più acuti le parti del cervello che regolano le emozioni risultano essere sottoattive, portando a picchi maniacali o depressivi; motivo per il quale la comunità scientifica sta cercando di identificare modi per aiutare i soggetti con i sintomi sperimentati tra gli episodi, (che possono includere dolore, ansia, impulsività ed irritabilità). Al riguardo Erika Saunders, una delle principali autrici della suddetta ricerca, ha affermato: "In quanto clinici, capiamo che se possiamo aiutare i nostri pazienti a controllare meglio questi sintomi tra gli episodi, potrebbe aiutare a ridurre il numero di volte che ricadono in episodi acuti. Il nostro obiettivo con questo studio era quello di vedere se interventi dietetici specifici potrebbero aiutare i pazienti con variabilità dell'umore tra gli episodi". In sostanza gli scienziati hanno progettato una dieta in modo che alterasse i livelli di specifici acidi grassi polinsaturi, (ovvero nutrienti che si trovano in molti alimenti), ed hanno chiesto ai partecipanti di seguirla mentre si sottoponevano alla cura abituale per i disturbi bipolari, (compresi i farmaci stabilizzanti dell'umore): un lavoro precedente aveva dimostrato che questi farmaci modificano il modo in cui il corpi metabolizza, appunto, gli acidi grassi, e che a loro volta i sottoprodotti di questo processo attivano diverse parti del sistema immunitario ed includono altri processi chimici che influenzano il modo in cui il corpo percepisce il dolore, (ossia un sintomo comune segnalato da persone che convivono proprio con disturbi bipolari). Ad ogni modo adesso gli studiosi hanno ipotizzato che cambiando il tipo e la quantità degli acidi grassi consumati, il corpo avrebbe generato metaboliti con scopi specifici, (come, ad esempio, la riduzione del dolore o infiammazione): così facendo hanno visto che la dieta sperimentale diminuiva il consumo degli omega-6 se veniva limitato l'assunzione di carne rossa, uova ed alcuni oli, ed allo stesso tempo aumentava ha aumentato il consumo degli omega-3 se si mangiavano maggiori quantità di semi di lino e pesci grassi, (tra cui, per esempio, tonno e salmone). Inoltre per tenere i partecipanti all'oscuro del gruppo in cui si trovavano, i ricercatori hanno dato loro piani di pasto specifici con istruzioni su come preparare il cibo, nonché oli da cucina non etichettati e snack appositamente preparati e prodotti da forno. Insomma, entrando un po' più nei dettagli oltre 80 persone affette da disturbi bipolari hanno partecipato alla consulenza dietetica ed hanno ricevuto cibi specifici da mangiare per un periodo di 12 settimane: 2 volte al giorno è stato chiesto loro di completare le indagini sui loro dispositivi mobili con informazioni sul loro umore, dolore ed altri sintomi. Tra l'altro per tutta la durata dello studio i partecipanti si sono anche sottoposti ad esami del sangue in modo che gli scienziati potessero, appunto, misurare i livelli di acidi grassi e come il cibo stava influenzando il loro corpo: stando a quanto hanno fatto sapere e come già anticipato, la suddetta dieta sperimentale si è mostrata essere in grado di migliorare la variabilità dell'umore nei pazienti con disturbi bipolari. A tal proprosito la stessa Erika Saunders ha proseguito spiegando: "In questo momento, non possiamo ancora raccomandare questo tipo di dieta per i pazienti con disturbi bipolari, anche se abbiamo trovato la dieta sicura. Questo piano nutrizionale accuratamente costruito mostra la promessa per regolare l'umore tra gli episodi maniacali e depressivi, ma non siamo sicuri se questo potrebbe essere ampiamente adottato in quanto sarebbe impegnativo per i pazienti seguire questo programma rigoroso". Ed ha, infine, concluso dichiarando: "In futuro continuemo a valutare come i metaboliti degli acidi grassi possono influenzare il dolore nei disturbi bipolari. Replicando lo studio, speriamo di formulare raccomandazioni dietetiche solide e scientifiche per le persone con disturbi bipolari che potrebbero essere più facilmente implementate nella loro vita quotidiana. Questa dieta non vuole essere un trattamento per le persone con disturbi bipolari che stanno vivendo una depressione acuta e grave o la mania. Piuttosto il nostro obiettivo è quello di sviluppare soluzioni per aiutare i pazienti ad avere una migliore gestione a lungo termine dei loro sintomi, (compreso il dolore)".

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