Constatato che l'emicranie possono essere causate da alterazioni dei livelli dei metaboliti nel sangue.
Ultimamente alcuni ricercatori della Queensland University of Technology hanno pubblicato uno studio sull'American Journal of Human Genetics nel corso del quale hanno scoperto cause genetiche dietro l'emicranie ed i cui risultati potrebbero aprire la strada a nuovi farmaci e terapie preventive. Al riguardo Dale Nyholt, uno dei principali autori, ha dichiarato: "Il nostro team è riuscito ad identificare collegamenti genetici causali a tre livelli dei metaboliti nel sangue che possono aumentare il rischio di emicranie: livelli più bassi di DHA, un omega-3 noto per ridurre l'infiammazione; livelli più alti di LPE(20:4), una sostanza chimica che blocca una molecola anti-infiammatoria; e livelli più bassi di un terzo metabolita, attualmente non caratterizzato e chiamato X-11315. Questi collegamenti genetici potrebbero ora essere presi di mira dalla ricerca futura e dagli studi clinici per sviluppare e testare composti che influenzino i livelli dei metaboliti ed impediscano l'emicranie". E successivamente ha aggiunto: "Le relazioni osservate tra i fattori genetici che influenzano i livelli di metaboliti nel sangue ed il rischio genetico di sviluppare l'emicranie suggeriscono un'alterazione dei metaboliti nelle persone con tale condizione". In pratica, come già risaputo, i metaboliti sono sostanze prodotte o utilizzate quando il corpo scompone il cibo, i farmaci o le sostanze chimiche durante il metabolismo. In merito a ciò lo stesso Dale Nyholt è andato avanti spiegando: "Le variazioni nei livelli ematici dei metaboliti possono essere dovute alla dieta, allo stile di vita ed alla genetica, ma sono facili da misurare e possono essere modificate con la pianificazione della dieta e l'integrazione. Le persone che soffrono di emicranie sono risultati avere livelli più elevati di acidi grassi a catena corta, tranne per quanto riguarda l'acido docosaesaenoico, (o DHA), vale a dire un omega-3 a catena molto lunga che sembra svolgere un ruolo protettivo contro l'emicranie. Gli acidi grassi sono costituiti da lipidi più complessi che aiutano con la segnalazione cellulare, la composizione della membrana cellulare e l'espressione genica, influenzando il rischio di malattia". Ed ha, infine, concluso sostenendo: "Livelli più bassi di DHA sono risultati essere associati ad infiammazione, disturbi cardiovascolari e cerebrali, (come, ad esempio, la depressione), che sono tutti collegati al rischio di emicranie. L'LPE(20:4) è un composto chimico che blocca la produzione di una molecola anti-infiammatoria denominata anandamide. Se l'LPE(20:4) venisse controllato per permettere la produzione di più anandamide e ridurre l'infiammazione, ciò potrebbe potenzialmente prevenire l'emicranie. I livelli ematici più bassi di un terzo metabolita noto come X-11315 si sono anche dimostrati essere in grado di aumentare il rischio di emicranie, e che la sua caratterizzazione sarà un'area di ricerca futura".
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