Nella giornata di ieri Microsoft ha annunciato di aver acquistato l'Activision Blizzard per la modica cifra complessiva di 68,7 miliardi di dollari: si tratta di un grosso affare che ha permesso al colosso del software di mettere le mani su una delle più importanti aziende nel panorama mondiale della produzione e distribuzione di videogame, la quale a sua volta possiede alcuni dei brand più famosi in commercio, (come, ad esempio, Call of Duty, Candy Crush, Warcraft, Diablo, Overwatch, Hearthstone e molti altri); senza contare le attività globali di eSport attraverso la Major League Gaming. In pratica, secondo alcuni esperti, l'acquisto di Activision Blizzard è andato a segnare un altro importantissimo punto a favore della società fondata da Bill Gates, dopo quello messo a segno quasi due anni fa con l'acquisizione di Bethesda. Inoltre molti lo hanno definito un triplo colpo in un'unica mossa, poiché la possibilità di poter avere in esclusiva una serie di produzioni famose, (come, appunto, il sopracitato Call of Duty, con tutte le sue emanazioni: da Warzone alle varie stagioni online), accelererà ulteriormente la crescita del business gaming di Microsoft su dispositivi mobile, Pc, console e cloud. Al riguardo Satya Nadella, attuale presidente ed ammistratore delegato del colosso di Redmond, ha spiegato: "Il gioco è la categoria più dinamica ed eccitante dell'intrattenimento su tutte le piattaforme oggi e giocherà un ruolo chiave nello sviluppo delle piattaforme del metaverso. Stiamo investendo notevolmente in contenuti, community e cloud di livello mondiale per inaugurare una nuova era di gioco che metta giocatori e creatori al primo posto e renda il gioco sicuro, inclusivo ed accessibile a tutti". In sostanza, come già noto, al giorno d'oggi le console dell'azienda in questione possono contare su diversi titoli Tripla A, ma l'arrivo di Activision Blizzard rappresenta un passo importante per l'universo di Xbox, visto che permetterà alla società di possedere una gamma di videogiochi più ampia e di qualità, in un panorama videoludico mondiale, dove la concorrenza delle esclusive PlayStation hanno spesso fatto, (e fanno tutt'ora), la differenza in favore delle piattaforme di casa Sony. Ad ogni modo per il momento l'ipotesi più plausibile è quella del passaggio a sole esclusive Microsoft, in modo da rimpolpare il già ricco e variegato catalogo in abbonamento di Xbox Pass; anche se i giochi free-to-play multiplayer che portano lauti guadagni grazie agli acquisti in-app, (come nell'emblematico caso di Call of Duty: Warzone oppure del redditizio Candy Crush), dovrebbero rimanere multipiattaforma. Per di più nel pacchetto di questo maxi-acquisto c'è anche Crash Bandicoot, una delle più note mascotte di casa Sony, che adesso è passata ai rivali e potrebbe addirittura abbandonare il mondo Playstation. In aggiunta in un colpo solo Microsoft ha anche risolto il suo problema primordiale in ambito videoludico, vale a dire la mancanza di un cosiddetto team di sviluppo "first party" numericamente ed equalitativamente del livello di quelli della concorrenza, i quali hanno sempre potuto contare sul supporto di sviluppatori interni della fama di Santa Monica Studios, Insomniac Games, Naughty Dog e Polyphony Digital. Tuttavia ad oggi pure la suddetta azienda dispone dei suoi "PlayStation Studios", (inteso come qualità generale), visto che agli Xbox Game Studios si è aggiunta una squadra che vanta già gruppi del livello di Bethesda Softworks, Rare, Ninja Theory, id Software, Infinity Ward, Raven Software, Treyarch ed adesso anche Activision e Blizzard; con la possibilità di sfruttare tutte le vecchie e nuove proprietà intellettuali di questi sviluppatori, compresi tutti i futuri titoli, (tra i quali Diablo IV ed il nuovo Call of Duty). Insomma, avere per sé certi brand esclusivi e toglierli ai rivali non potrà fare altro se non dare ulteriori benefici alle piattaforme da gioco del colosso di Redmond, che a partire da ora diventano il punto di riferimento per milioni di fan. Tra l'altro oltre al mondo dei videogiochi veri e propri, l'acquisizione di Activision Blizzard porta con sé un prezioso gruzzolo di brevetti, proprietà intellettuali ed attività di ricerca e sviluppo che potrebbe essere implementato nel sempre più importante settore del metaverso, sia con applicazioni di realtà virtuale ed aumentata non necessariamente legate ai videogame, sia con quelle dedicate all'interazione digitale. Comunque sia a livello del cosiddetto corporate governance per il momento la strategia scelta sarà quella della continuità e nulla cambierà nella società acquisita: nella nota di annuncio di cui sopra si può, infatti, leggere che Bobby Kotick, (l'attuale discusso amministratore delegato di Activision Blizzard, di recente al centro di scandali interni), continuerà a ricoprire il suo e che lui ed il suo team proseguiranno nel rafforzare ulteriormente la cultura dell'azienda ed accelerare la crescita. In merito a ciò lo stesso Bobby Kotick ha dichiarato: "Per oltre 30 anni i nostri team incredibilmente talentuosi hanno creato alcuni dei giochi di maggior successo. La combinazione del talento di livello mondiale di Activision Blizzard e dei franchise straordinari con la tecnologia, la distribuzione, l'accesso al talento di Microsoft, la visione ambiziosa e l'impegno condiviso per i giochi e l'inclusione contribuiranno a garantire il nostro continuo successo in un settore sempre più competitivo". Mentre, sempre secondo i piani, una volta concluso l'accordo, l'attività di Activision Blizzard dovrebbe essere guidata da Phil Spencer, attualmente amministratore delegato di Microsoft Gaming, il quale ha, infine, commentato: "I giocatori di tutto il mondo adorano i giochi Activision Blizzard e crediamo che i team creativi abbiano davanti a sé il loro miglior lavoro. Insieme costruiremo un futuro in cui le persone possono giocare ai giochi che vogliono, praticamente ovunque vogliano".
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