Dopo le opportune modifiche, il cosiddetto "decretone" Balduzzi è stato approvato dal CdM.


Dopo settimane di "stop and go" e dopo le dovute modificazioni, il cosiddetto "decretone" Balduzzi è stato approvato con una riunione del Consiglio dei ministri durata oltre sei ore. Al riguardo Mario Monti, l'attuale Presidente del Consiglio, durante la conferenza stampa avuta luogo al termine dell'anzicitata riunione ha detto: "Uno dei punti caratterizzanti di questo governo è la valorizzazione del merito". E successivamente, riferendosi alle nuove norme sul governo clinico che stabiliscono criteri di trasparenza per le nomine di direttori generali e di ex primari, ha proseguito dichiarando: "Abbiamo grande rispetto per la politica, ma anche la determinazione nell'allentare la presa che la politica a volte ha assunto troppo forte ed impropria su meccanismi che politici non sono". Concetto che Renato Balduzzi ha sintetizzato con lo slogan: «una medicina 7 giorni su 7, 24h su 24». In pratica il testo del decreto ha subito diversi cambiamenti, passando dai 27 articoli previsti nella bozza iniziale a 16; inoltre nonostante le critiche delle Regioni e dei sindacati, le parti più delicate sul lavoro medico e sulla riorganizzazione della medicina di base sono state salvate. Comunque i principali cambiamenti riguardano la nascita di super-ambulatori dei medici di famiglia, aperti 24 ore su 24, (festivi compresi), per liberare ospedali e pronto soccorso. Oltretutto in questi studi si alterneranno anche medici di guardia medica, pediatri, infermieri ed eventualmente medici dipendenti ospedalieri. In ogni caso questi nuovi super-ambulatori dovranno lavorare più in sintonia con l'ospedale, con il quale saranno in collegamento telematico. Per di più gli studi potranno essere dotati anche di strumentazioni di base per eseguire prime analisi ed accertamenti diagnostici semplici, anche se su questo saranno le Regioni a decidere. Cambiano anche le regole per le visite private dei medici ospedalieri, che a partire dal prossimo anno non potrebbero più visitare in clinica o in studio. Tuttavia il decreto prevede che in assenza di spazi pubblici adeguati le visite potranno avere luogo ma solo a condizione che i medici lavorino con la propria ASL, per verificare così che l'attività privata non contribuisca a far allungare le liste d'attesa. Inoltre per contrastare fenomeni elusivi il decreto vieta di saldare la parcella con denaro contante. Comunque sia sono state reinserite le norme che velocizzano l'immissione in commercio degli omeopatici; infatti è stato confermato che entro il 30 Giugno 2013 i medicinali terapeuticamente superati, quelli di non dimostrata efficacia e quelli di costo incongruo verranno tagliati dal prontuario dei prodotti rimborsabili. Prodotti che però verranno rimborsati fino a termine della terapia per chi ha già iniziato ad usarli. Per di più sono state semplificate le procedure per avviare la sperimentazione di nuovi farmaci e sono state reinserite le disposizioni per dare certezza sui tempi di rimborso per i danni da emoderivati. Oltretutto per contrastare la ludopatia, vale a dire la dilagante malattia da gioco d'azzardo, nel decreto è stato confermato il divieto di installare i videogiochi in prossimità di luoghi frequentati da minori, strutture sanitarie e luoghi di culto, anche se la distanza minima è stata dimezzata a 200 metri. Mentre sono state introdotte regole severe per quanto riguarda la pubblicità di giochi e scommesse d'azzardo, la quale è vietata 20 minuti prima e dopo i programmi per i minori, nella fascia protetta dalle 16:00 alle 19:30, nella stampa per gli under 18 e nelle sale cinematografiche che proiettano film per ragazzi. In queste nove regole rientrano anche mezzi pubblici ed in generale i luoghi frequentati dai minorenni. In aggiunta la pubblicità dovrà indicare le probabilità di vincita. Un'altra modifica riguarda le bibite gassate; infatti non ci sarà la tassa sulle "bollicine", (sulla quale si era discusso parecchio), ma tuttavia aranciate e bibite varie dovranno contenere almeno il 20% di succo. Oltretutto sarà vietato il latte crudo nelle mense, mentre cibi per neonati, integratori e dietetici dovranno essere prodotti solo in stabilimenti autorizzati dal ministero delle Salute. Confermata anche la regola che prevede delle multe che possono arrivare fino a 1.000 euro per chi vende sigarette ai minorenni; multe che potranno raddoppiare in caso di recidiva. Nessuna modifica per quanto riguarda l'elenco degli idonei alla carica di direttore generale della ASL, che dovrà possedere una laurea magistrale ed un'esperienza almeno quinquennale di dirigenza in sanità, (settennale nel caso in cui fosse non sanitaria). Inoltre i primari verranno nominati sempre dai direttori generali, i quali però dovranno scegliere tra tre candidati indicati da una commissione di esperti. Confermata anche la regola che, secondo molti, era solo un refuso; difatti chi si iscriverà in palestra nel tempo libero oppure chi praticherà sport amatoriale dovrà presentare obbligatoriamente un certificato medico di idoneità, mentre le società sportive professionistiche e non dovranno dotarsi di appositi defibrillatori ed altri dispositivi salvavita. Oltretutto per contrastare l'esplosione del contenzioso sanitario ai medici che si siano attenuti ai protocolli diagnostici e terapeutici il decreto prevede che si potrà fare causa solo in caso di colpa grave o dolo. E come si può leggere nella Relazione tecnica del governo: «In questo modo si pensa non solo di calmierare i costi assicurativi a carico di ASL ed ospedali, ma anche di contrastare il fenomeno della medicina difensiva che comporta sprechi miliardari per prescrizioni inutili». Infine è previsto anche un meccanismo simile al bonus-malus assicurativo, (previsto dalla RC Auto), a tutela di quei medici che non commetteranno sbagli.

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