Up Jawbone, il braccialetto wellness che monitora attvità fisica e parametri vitali per "conoscersi meglio".
Dopo l'anello "intelligente" in grado di sbloccare smartphone, porte ed effettuere pagamenti, nella categoria della cosiddetta "tecnologia indossabile" arriva un altro gadget ingegnoso dall'aspetto utile e creativo, ricavato grazie alla tecnologia a partire da un accessorio puramente decorativo. In pratica, (già disponibile dal 2011 in America e nel Regno Unito; ma che è stato ritirato quasi subito perché difettoso e che però è stato rinnovato e da qualche mese reso disponibile anche in Italia), si tratta di Up Jawbone, ovvero un particolare braccialetto dall'aspetto abbastanza gradevole, (realizzato in plastica morbida e disponibile in differenti colori: azzurro, grigio, nero, verde acqua, arancione chiaro, rosso, blu scuro e verde scuro), che risponde in modo tecnologico al motto socratico: «conosci te stesso». Infatti una volta scelta la misura, (ne esistono tre, in base alla circonferenza del polso), lo si indossa ed attraverso dei sensori tiene traccia della propria attività fisica ed i parametri vitali durante l'intera giornata. Tuttavia il bracciale in questione non è propriamente di tipo "fitness", (ovvero riservato esclusivamente per chi corre o va in bici, ad esempio), quanto più genericamente di tipo "wellness". Questo poiché fondamentalmente la sua funzione base consiste nel registrare due parametri: il primo è il numero di passi compiuti durante la giornata, (l'obiettivo sarebbe di farne almeno 10.000 al giorno, come da indicazioni dell'OMS; anche se comunque la distanza può essere ricalibrata a proprio piacimento); mentre il secondo è la quantità e qualità del sonno: Up Jawbone fornisce informazioni su quanto una persona ha dormito, quali sono state la fasi di sonno leggere e quali di sonno profondo, ed anche quanti risvegli ci sono stati. Tuttavia questi dati non possono essere consultati direttamente sul bracciale, (che stato dotato solo di piccoli led di stato e nessun display), bensì sullo smartphone e/o tablet, (per il momento solo su sistemi operativi iOS o Android), con cui il bracciale vive in simbiosi. In sostanza sarà necessario scaricare l'apposita applicazione gratuita, attivare un proprio profilo personale ed il bracciale sarà pronto a trasmettere i dati sul dispositivo, una volta collegato attraverso la porta delle cuffie. Questo perché, come spiegano i suoi realizzatori della Jawbone: "Una soluzione wireless intelligente, come ad esempio, l'adozione del Bluetooth avrebbe ridotto drasticamente l'autonomia di Up, che invece resiste una decina di giorni senza necessità di ricariche". Ad ogni modo, secondo chi l'ha già provato, il bracciale funziona su tutti i dispositivi iOS; mentre su quelli Android la compatibilità non è sempre garantita, considerata la varietà di prodotti e versioni del sistema operativo in commercio. Quindi magari sarebbe meglio fare una verifica prima dell'acquisto. Per di più arrivato intorno all'ottavo giorno di utilizzo lo stesso bracciale avverte la persona che la batteria sta per scaricarsi, attraverso vibrazioni e notifiche all'interno dell'applicazione; naturalmente per ricaricarelo tramite caricabatterie USB o Pc servirà un adattatore per il connettore jack incorporato nello stesso bracciale, (basta rimuovere la sorta di cappuccio firmato Jawbone), che sarà incluso nella confezione. Si tratta di un accessorio che sarà meglio non perdere, considerato che, non essendoci porte micro-USB su Up Jawbone, non si tratta di un cavo di ricarica standard. Il che rappresenta uno dei pochi difetti tra le scelte dei creatori, ma d'altronde non poteva essere diverso: optare per una porta micro-USB avrebbe obbligato la società a creare due versioni del bracciale con connettori differenti, una per iOS ed una per Android; invece la porta del connettore jack è universale. Comunque sia, tornado a parlare delle funzioni di Up Jawbone, (oltre a quelle sopra elencate), ci sono anche diverse altre funzioni accessorie; alcune delle quali potrebbero essere davvero utili, ed il tutto comandabile sempre attraverso il proprio device. Ad esempio questo particolare braccialetto può essere utilizzato anche come sveglia "intelligente"; infatti pre-impostando l'ora desiderata, Up Jawbone emetterà delle vibrazioni per svegliare la persona, ma lo fa dopo aver verificato che quest'ultima sia in una fase di sonno leggero. Oltretutto può essere usato anche come "sveglia per il pisolino pomeridiano", in modo che non si vada oltre e si arrivi al sonno profondo. Oppure anche come "richiamo anti-pigrizia": ad esempio, se per un certo periodo si resta seduti in ufficio, (un arco di tempo di 30-45-60 minuti), un'altra vibrazione inviterà a fare un po' di movimento. Come se non bastasse, il bracciale serve anche a tener traccia delle calorie assunte, anche se in questo caso i cibi dovranno essere inseriti manualmente. Per di più esiste anche il riconoscimento delle pietanze, (informazioni generali, valori nutrizionale ecc..), tramite una foto oppure con la scansione del codice a barre. Tuttavia in generale questi due procedimenti non sono del tutto intuitivi e perciò è probabile che solo i più motivati si appresteranno ad utilizzare queste funzioni. Ad ogni modo, come già detto, Up Jawbone non è un prodotto propriamente fitness, (infatti non c'è possibilità di collegarlo, ad esempio, da un cardiofrequenzimetro), ma tuttavia è possibile connettere l'applicazione al proprio profilo RunKeeper e/o altri software analoghi. Ovviamente non potevano mancare le solite funzioni social per condividere con i propri amici i risultati ottenuti; si tratta di funzioni che, come al solito, andranno configurate a scelta in modo da tutelare la propria privacy ed evitare spiacevoli gaffe: pensate, ad esempio, a chi fa sapere al proprio partner lontano che sta andando a dormire e poi si ritrova condiviso pubblicamente un report del sonno notturno in cui è evidente che si son fatte le ore piccole. In ogni caso, oltre al connettore per la ricarica, gli altri piccoli difetti di Up Jawbone sono: l'imprecisione del podometro, (essendo basato sui movimenti del polso, il bracciale non sa distinguere sempre con precisione le differenze tra una camminata o altre azioni come un percorso in scooter o in bicicletta); ed anche l'acqua, considerando che il bracciale non è del tutto impermeabile, (lo si può tenere quando ci si lava le mani, ma non se si vuole nuotate in piscina o al mare). Comunque sia, secondo quelli che l'hanno provato, nel complesso Up Jawbone è un gadget davvero gradevole, ben realizzato e molto efficace e d'aiuto per avere una vita un po' più attiva e sana: attraverso i trend mensili e settimanali si potranno tenere sempre sott'occhio se ci si è comportati bene oppure no. Ed anche coloro che si dicono tipi non proprio alla "improve yourself", hanno fatto sapere che in pochi giorni il bracciale è diventato una presenza discreta nelle loro abitudini quotidiane. Altra pecca di questo accessorio è il prezzo di 129,99 euro, che non sono pochissimi, ma se si è veramente interessati alle funzioni dell'oggetto, può essere una cifra abbordabile per un regalo da fare o da farsi. Inoltre Up Jawbone include funzioni presenti già in varie applicazioni per smartphone, (ad esempio, il Samsung Galaxy S4 ha un podometro incorporato), ma il fatto di proporle in un oggetto che si porta sempre addosso e che ha autonomia lunghissima offre un valore aggiunto non replicabile dalle alternative software per i telefoni. Ovviamente sul mercato esistono oggetti simili come Fitbit Flex oppure, con caratteristiche più orientate al fitness, Nike FuelBand. Comunque sia, come detto inizialmente, con i modelli del 2011 la Jawbone ha avuto un certo tasso di prodotti non funzionanti, tanto da attivare una procedura di rimborso completo per i clienti non soddisfatti. In sostanza questi guai non dovrebbero riguardare i clienti italiani che lo possono acquistare solo da poco, ma in ogni caso l'azienda ha messo a disposizione un'apposita pagina con tutte le informazioni per il rimborso.
Di seguito alcune immagini di Up Jawbone:
...alcuni screenshoot dell'applicazione:
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