Lo scorso 28 Marzo, qualche giorno prima che alcuni ex-membri dei Ghost facessero causa contro di lui, Tobias Forge, (a.k.a Papa Emeritus), aveva rilasciato una lunga intervista alla radio e webzine francese Radio Metal, nella quale ed aveva precisato la vera natura della sua creatura musicale: non si tratta di una band in tutto e per tutto ma di un "one man project" con svariati musicisti turnisti che si sono avvicendati nel corso degli ultimi 7 anni. Infatti in merito alla decisione del chitarrista Martin Persner di "smascherarsi", rivelando la propria identità dopo essere uscito dai Ghost, il frontman aveva dichiarato: "Me l'aspettavo, più o meno, quindi non è stato un grosso shock. Non c'è molto da dire, è coerente con ciò che mi aspettavo. La sua scelta toglie, ovviamente, un po' del mistero che c'era attorno a lui, ma va bene, è ok". Tra l'altro, come già anticipato, Tobias Forge aveva spiegato che di fatto i Nameless Ghouls non hanno mai avuto alcun obbligo contrattuale di non rivelare la propria identità, né durante la loro permanenza nei Ghost, né dopo che questa si fosse eventualmente interrotta. Difatti al riguardo le sue parole erano state: "Penso che sia stato un errore non fare pressione su di loro per questo. Diciamo che non c'era una vera e propria clausola nel contratto in merito, perché pensavo che fosse parte dell'accordo. Ma non è stato così. Quindi non c'era alcun divieto di nascondersi o rivelare la propria identità". Inoltre a proposito della decisione di cambiare l'intera lineup dei Ghost a fine 2016, aveva dichiarato: "Non posso raccontarti tutta la storia, ma senza scendere nel dettaglio, è sempre stato un fatto che i Ghost non si sono mai costituiti come band e che la loro prima lineup si è formata dopo che il primo album era già stato registrato. Ed era solo una lineup live. Questa lineup è cambiata diverse volte. Se ci hai seguiti da quando abbiamo iniziato a suonare del vivo, nell'Ottobre del 2010, avrai notato che ci sono stati molti cambiamenti nel corso degli anni. Ed, ad esempio, nessuna delle persone che era in formazione a Novembre dell'anno scorso aveva suonato per Opus Eponymous". E successivamente Papa Emeritus aveva proseguito affermando: "Non siamo mai nati come band; siamo sempre stati una band alla Bathory, dove i musicisti che suonano dal vivo non erano necessariamente gli stessi che suonavano durante le registrazioni degli album. Ad esempio, su "Opus" e "Meliora" c'è stato un batterista che non ha mai suonato dal vivo. Quindi da parte mia è sempre stato così… quello che alcuni fan pensano non è la verità". Per di più il cantante aveva spiegato come l'anonimato abbia reso più facile, in un certo senso, le varie modifiche di lineup; anche se i fan più appassionati erano sempre abbastanza rapidi a comprendere quando avveniva una modifica dei membri. Infatti in tal proposito Tobias Forge aveva, infine, spiegato: "I costumi, le maschere e tutto il resto sono anche stati una sorta di maledizione della band per tutti questi anni, perché è questa la cosa che confonde la gente. È difficile essere quella band che non fa le cose che le altre band fanno. È una benedizione ed una maledizione".
Lo scorso 28 Marzo, qualche giorno prima che alcuni ex-membri dei Ghost facessero causa contro di lui, Tobias Forge, (a.k.a Papa Emeritus), aveva rilasciato una lunga intervista alla radio e webzine francese Radio Metal, nella quale ed aveva precisato la vera natura della sua creatura musicale: non si tratta di una band in tutto e per tutto ma di un "one man project" con svariati musicisti turnisti che si sono avvicendati nel corso degli ultimi 7 anni. Infatti in merito alla decisione del chitarrista Martin Persner di "smascherarsi", rivelando la propria identità dopo essere uscito dai Ghost, il frontman aveva dichiarato: "Me l'aspettavo, più o meno, quindi non è stato un grosso shock. Non c'è molto da dire, è coerente con ciò che mi aspettavo. La sua scelta toglie, ovviamente, un po' del mistero che c'era attorno a lui, ma va bene, è ok". Tra l'altro, come già anticipato, Tobias Forge aveva spiegato che di fatto i Nameless Ghouls non hanno mai avuto alcun obbligo contrattuale di non rivelare la propria identità, né durante la loro permanenza nei Ghost, né dopo che questa si fosse eventualmente interrotta. Difatti al riguardo le sue parole erano state: "Penso che sia stato un errore non fare pressione su di loro per questo. Diciamo che non c'era una vera e propria clausola nel contratto in merito, perché pensavo che fosse parte dell'accordo. Ma non è stato così. Quindi non c'era alcun divieto di nascondersi o rivelare la propria identità". Inoltre a proposito della decisione di cambiare l'intera lineup dei Ghost a fine 2016, aveva dichiarato: "Non posso raccontarti tutta la storia, ma senza scendere nel dettaglio, è sempre stato un fatto che i Ghost non si sono mai costituiti come band e che la loro prima lineup si è formata dopo che il primo album era già stato registrato. Ed era solo una lineup live. Questa lineup è cambiata diverse volte. Se ci hai seguiti da quando abbiamo iniziato a suonare del vivo, nell'Ottobre del 2010, avrai notato che ci sono stati molti cambiamenti nel corso degli anni. Ed, ad esempio, nessuna delle persone che era in formazione a Novembre dell'anno scorso aveva suonato per Opus Eponymous". E successivamente Papa Emeritus aveva proseguito affermando: "Non siamo mai nati come band; siamo sempre stati una band alla Bathory, dove i musicisti che suonano dal vivo non erano necessariamente gli stessi che suonavano durante le registrazioni degli album. Ad esempio, su "Opus" e "Meliora" c'è stato un batterista che non ha mai suonato dal vivo. Quindi da parte mia è sempre stato così… quello che alcuni fan pensano non è la verità". Per di più il cantante aveva spiegato come l'anonimato abbia reso più facile, in un certo senso, le varie modifiche di lineup; anche se i fan più appassionati erano sempre abbastanza rapidi a comprendere quando avveniva una modifica dei membri. Infatti in tal proposito Tobias Forge aveva, infine, spiegato: "I costumi, le maschere e tutto il resto sono anche stati una sorta di maledizione della band per tutti questi anni, perché è questa la cosa che confonde la gente. È difficile essere quella band che non fa le cose che le altre band fanno. È una benedizione ed una maledizione".
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