WhatsApp: In arrivo la pubblicità all'interno degli Stati.


Sembra proprio che a partire dal prossimo anno WhatsApp inizierà a mostrare gli annunci pubblicitari all'interno degli Stati; o almeno questo è quanto hanno fatto sapere in questi giorni alcune fonti che hanno mostrato nel dettaglio il modo in cui Facebook, (che l'ha acquistata il 19 Febbraio del 2014 per la modica cifra di 19 miliardi di dollari), cercherà di monetizzare una delle applicazioni di messaggistica istantanea più utilizzate al mondo. In pratica già a partire dallo scorso anno numerosi utenti hanno iniziato a ricevere richieste da parte di Netflix e di altre società per poter essere contattati proprio tramite WhatsApp, ma a quanto pare, secondo le varie indiscrezioni, il Social Network in Blu starebbe progettando di introdurre nuovi tipi di advertising ed una nuova funzione che permetterà agli utenti di inviare messaggi alle aziende direttamente tramite l'applicazione di messaggistica istantanea per qualsiasi domanda riguardante il servizio clienti, invece di telefonare. Inoltre, come già anticipato, stando ai piani aziendali, gli utenti dovrebbero iniziare a vedere le prime pubblicità a partire dal 2019 nella funzione Stato di WhatsApp, introdotta nel 2017 e che consente di pubblicare testi, foto e video per una durata massima di 24 ore, in maniera del tutto simile alle Storie di Instagram e Facebook. Tra l'altro, considerando che le persone che utilizzano questa funzionalità sono ad oggi circa 450 milioni, la società dovrebbe riuscire a ricavare un profitto dall'applicazione in questione addebitando alle aziende una cifra che, a seconda del Paese, potrebbe variare tra 0,5 e 9 centesimi di dollari per oggi messaggio pubblicitario inviato ad un potenziale cliente. In sostanza attualmente, sempre secondo le varie fonti, le aziende che hanno già provato l'advertising negli Stati di WhatsApp sarebbero circa 100 aziende, tra cui Singapore Airlines, la società di e-commerce Wish ed Uber. Ad ogni modo, anche se i messaggi tra persone e aziende, (che gli utenti avranno la possibilità di scegliere se ricevere oppure no), saranno coperti dalla classica crittografia end-to-end e quindi illeggibili dai responsabili dell'applicazione di messaggistica istantanea, le varie aziende potrebbero potenzialmente archiviare tali messaggi. Comunque sia qualcuno ha fatto notare come curiosamente l'arrivo degli annunci pubblicitari su WhatsApp sia stato progettato dopo l'addio di Jan Koum e Brian Acton, coofondatori dell'applicazione in questione, che hanno deciso di lasciare Facebook negli scorsi mesi a causa di forti disaccordi avuti con il management guidato da Mark Zuckerberg proprio su come monetizzare questo popolare servizio gratuito.

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