Lo scorso anno alcuni ricercatori avevano annunciato di aver effettuato la scoperta di NGC1052-DF2, la prima galassia "fantasma", (in quanto risultava priva di materia oscura); si trattò di una notizia che sconvolse l'intera comunità scientifica e che ebbe un forte impatto mediatico, andando ad occupare le copertine delle riviste scientifiche più popolari: questo tipo di galassie sono, infatti, impossibili da comprendere nel quadro dell'attuale teoria della formazione delle galassie, poiché il ruolo della materia oscura è fondamentale nel causare il collasso del gas che porta alla formazione delle stelle. Tuttavia di recente alcuni scienziati dell'Instituto de Astrofísica de Canarias tramite uno studio pubblicato sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society hanno fatto sapere di aver risolto questo mistero. In pratica per comprendere la galassia NGC1052-DF2, gli studiosi, (perplessi per il fatto che i parametri che dipendevano dalla distanza della galassia erano anomali), hanno deciso di rivedere i dati disponibili sfruttando 5 diversi metodi di osservazione che servono proprio per stimare le distanze di un oggetto: così facendo hanno scoperto che tutte le stime coincidevano ed indicavano che in realtà la galassia in questione è molto più vicina del valore presentato nella ricerca del 2018. Difatti l'articolo originale pubblicato sulla rivista Nature affermava che NGC1052-DF2 si trova ad una distanza di circa 64 milioni di anni luce dalla Terra, ma nel suddetto nuovo studio i ricercatori hanno rilevato che la distanza reale di tale galassia è molto inferiore, (circa 42 milioni di anni luce): ciò significa che grazie a questi nuovi risultati, i parametri della galassia dedotti dalla sua distanza e considerati "anomali", adesso sono diventati "normali" e si adattano alle tendenze osservate tracciate da galassie con caratteristiche simili. Ad ogni modo il dato più rilevante emerso dalla nuova analisi è che la massa totale di NGC1052-DF2 è circa la metà della massa stimata in precedenza, ma la massa delle sue stelle è solo un quarto della massa precedentemente stimata: ciò, secondo gli scienziati, implica necessariamente che una parte significativa della massa totale della galassia debba necessariamente essere costituita da materia oscura. Insomma, per farla breve ciò ha dimostrato che la galassia "fantasma" non è un misterioso caso scientifico, ma che si è trattato semplicemente di un errore di calcoli. Comunque sia i risultati di questo nuovo lavoro mostrano, infine, l'importanza fondamentale della corretta misurazione delle distanze extragalattiche di oggetti che sono molto lontani e che si non possono "toccare"; cosa che è sempre stata uno dei compiti più impegnativi in astrofisica.
Lo scorso anno alcuni ricercatori avevano annunciato di aver effettuato la scoperta di NGC1052-DF2, la prima galassia "fantasma", (in quanto risultava priva di materia oscura); si trattò di una notizia che sconvolse l'intera comunità scientifica e che ebbe un forte impatto mediatico, andando ad occupare le copertine delle riviste scientifiche più popolari: questo tipo di galassie sono, infatti, impossibili da comprendere nel quadro dell'attuale teoria della formazione delle galassie, poiché il ruolo della materia oscura è fondamentale nel causare il collasso del gas che porta alla formazione delle stelle. Tuttavia di recente alcuni scienziati dell'Instituto de Astrofísica de Canarias tramite uno studio pubblicato sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society hanno fatto sapere di aver risolto questo mistero. In pratica per comprendere la galassia NGC1052-DF2, gli studiosi, (perplessi per il fatto che i parametri che dipendevano dalla distanza della galassia erano anomali), hanno deciso di rivedere i dati disponibili sfruttando 5 diversi metodi di osservazione che servono proprio per stimare le distanze di un oggetto: così facendo hanno scoperto che tutte le stime coincidevano ed indicavano che in realtà la galassia in questione è molto più vicina del valore presentato nella ricerca del 2018. Difatti l'articolo originale pubblicato sulla rivista Nature affermava che NGC1052-DF2 si trova ad una distanza di circa 64 milioni di anni luce dalla Terra, ma nel suddetto nuovo studio i ricercatori hanno rilevato che la distanza reale di tale galassia è molto inferiore, (circa 42 milioni di anni luce): ciò significa che grazie a questi nuovi risultati, i parametri della galassia dedotti dalla sua distanza e considerati "anomali", adesso sono diventati "normali" e si adattano alle tendenze osservate tracciate da galassie con caratteristiche simili. Ad ogni modo il dato più rilevante emerso dalla nuova analisi è che la massa totale di NGC1052-DF2 è circa la metà della massa stimata in precedenza, ma la massa delle sue stelle è solo un quarto della massa precedentemente stimata: ciò, secondo gli scienziati, implica necessariamente che una parte significativa della massa totale della galassia debba necessariamente essere costituita da materia oscura. Insomma, per farla breve ciò ha dimostrato che la galassia "fantasma" non è un misterioso caso scientifico, ma che si è trattato semplicemente di un errore di calcoli. Comunque sia i risultati di questo nuovo lavoro mostrano, infine, l'importanza fondamentale della corretta misurazione delle distanze extragalattiche di oggetti che sono molto lontani e che si non possono "toccare"; cosa che è sempre stata uno dei compiti più impegnativi in astrofisica.
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